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Bell & Ross BR-RS17: prima novità di Baselworld

La Maison orologiera Bell & Ross scandisce l’ora per i piloti dei caccia sin dalla sua fondazione nel 1994. Negli anni il brand è diventato un punto di riferimento imprescindibile per gli orologi d’aviazione. Nel febbraio 2016 Bell & Ross, sempre alla ricerca di nuovi mondi da esplorare, entra nel mondo esclusivo della Formula 1, diventando partner ufficiale della scuderia Renault Sport Formula One Team. La collaborazione con il team francese di F1 ha dato vita ad una prima collezione di orologi chiamata BR-X1 RS16 in omaggio alla vettura presentata lo scorso anno. Per il 2017, Bell & Ross ha rafforzato ulteriormente la sua partnership presentando una serie di tre nuovi orologi ad alte prestazioni ispirati al volante della nuova F1 Renault, la RS17. Il design e lo schema colori di questi orologi high-tech consentono una lettura rapida e precisa dell’ora. Il principio ricorda quello di un volante di F1 sul quale le informazioni hanno tutte un colore diverso. In questo modo il pilota può integrarle immediatamente e senza il rischio di sbagliare. I materiali utilizzati, Carbone Forgé®, titanio o ceramica, sono identici a quelli che costituiscono la scocca delle monoposto da Gran Premio. La serie è costituita esclusivamente da modelli cronografo. Il primo modello, il BR03 RS17, ho avuto modo di presentarvelo qualche settimana fa, in occasione del lancio della nuova vettura R.S.17 Renault Sport Formula One Team. Oggi, primo giorno di Baselworld, Bell & Ross mi ha concesso di presentarvi in esclusiva questo secondo orologio, il BR-X1 RS17. Questo modello si presenta come una variante estrema del BR 03, orologio iconico della maison orologiera Bell & Ross. Possiede tutti gli elementi di un cronografo per pilota di auto. Il suo sofisticatissimo meccanismo scheletrato consente di ammirarne i ruotismi dietro un vetro zaffiro grigio. I pulsanti “a bascula”, destinati alla funzione cronografo, consentono grande precisione. Utilizzano ceramica high-tech e sono rivestiti di gomma gialla per una presa migliore. La cassa del BR-X1 è realizzata in Carbon Forgé® e il modello si ispira al volante della Renault F1 RS17. Questo materiale composito, leggero ed estremamente resistente, viene utilizzato per la costruzione delle fusoliere degli aerei e delle carrozzerie delle auto da corsa. È particolarmente adatto alla realizzazione di pezzi strutturali sottoposti a sollecitazioni meccaniche estreme. La lunetta è dotata di scala tachimetrica. Questo elemento di misura serve a calcolare la velocità in gara. Infine, il rehaut del quadrante è tagliato in più segmenti orari che corrispondono ognuno a un colore. Questa segmentazione per colore facilita la lettura del tempo cronometrato. Le lancette del cronografo sono gialle, la data è rossa, la lancetta dei secondi verde e la lancetta delle ore bianca. Quest’ultima è rivestita di superluminova che garantisce una perfetta leggibilità sia di giorno che di notte. Gli elementi associati alla complicazione cronografo sono in parte rivestiti dal giallo “Renault”. Questo colore caratterizza sin dal 1977 le monoposto utilizzate in F1 dal costruttore francese.

Oggi pomeriggio apre Baselworld, il più importante salone di tendenza dell’industria mondiale dell’orologeria e della gioielleria. Come ogni anno sarò presente. Nell’attesa di proporvi le numerosissime novità, ho intervistato Mario Peserico che, oltre ad essere un caro amico, è amministratore delegato di Eberhard Italia e Direttore Generale di Eberhard & Co. per chiedergli, tra l’altro, cosa presenteranno in questi giorni al salone. Iniziamo chiedendoti qualcosa su di te e sul tuo background…

Ho compiuto da poco 50 anni e da 25 lavoro in Eberhard. Prima ho fatto un’esperienza televisiva legata al periodo in cui frequentavo l’università e dopo una breve esperienza nel largo consumo. Metà della mia vita, perciò, l’ho passata in Eberhard.

Veniamo a Eberhard. Raccontaci com’è nata…

Eberhard nacque nel 1887 ed ha avuto una storia un po’ diversa dalle altre aziende; infatti è rimasta della famiglia Eberhard fino al 1969 per poi passare ad alcuni investitori tra i quali la famiglia Monti (Barbara Monti ne è il Presidente). Sono rimaste, in questa Manifattura, le caratteristiche di autonomia e indipendenza in un mercato sempre più competitivo

Quali sono le cose più significative che ha fatto nel recente passato Eberhard?

Dagli Anni ’90 Eberhard ha virato la sua produzione intuendo i cambiamenti di gusto del consumatore finale, che da metà di quegli anni ha modificato l’utilizzo e il significato dell’orologio. Ciò ha portato al lancio dei modelli Extra-Fort e Chrono 4 (l’orologio più conosciuto e riconoscibile). Tra questi 2 estremi, poi, metterei l’8 Jours (più classico) e il Nuvolari (più sportivo).

Ci rivedremo nei prossimi giorni a Basilea in occasione del Baselworld 2017. Puoi darci qualche anticipazione?

A seguito dell’ottimo riscontro dello Scafograf 300, e mantenendo una cassa simile, abbiamo introdotto il movimento GMT; cambiano ovviamente i quadranti. Altra novità riguarda il Chrono 4: usciamo con una cassa nuova sul modello di serie; presenteremo anche una serie limitata, ma questa ti invito a venire a scoprirla nel nostro stand nei prossimi giorni!

uali sono gli elementi distintivi di Eberhard rispetto alle altre Manifatture?

Innanzitutto una grande attenzione al prodotto per un marchio che propone i propri pezzi a un prezzo tra i 1500 e i 5000 euro, oltre a una grande capacità di produrre orologi evoluti sia esteticamente sia tecnologicamente per questa fascia di prezzo. Ad esempio, lo Scafograf del 2016 è un subacqueo che riprende l’immagine dello Scafograf di fine anni Cinquanta, attualizzandolo al punto da venire premiato anche al GPHG 2016 (Gran Premio dell’Alta Orologeria) di Ginevra come miglior orologio sportivo dell’anno. Una curiosità: è stato premiato il nostro orologio che al pubblico costa € 2400, quando il prezzo medio degli altri orologi premiati è stato di 180.000 franchi svizzeri! C’è un pezzo o una linea che meglio riflette lo spirito di Eberhard?

Vent’anni fa avrei risposto senza esitazione Extra-fort, oggi onestamente non c’è… Sono tutti importanti, compreso il Contograf e la stessa linea femminile (che produciamo dal 1910), come il Gilda ad esempio. La collezione Gilda vale il 10% del numero di pezzi venduti, anche se noi vogliamo restare principalmente una Marca maschile.

Attualmente quali sono i paesi di provenienza dei vostri clienti? Oltre agli italiani intendo.

Europei direi. Non abbiamo ceduto alle sirene del Far East: il nostro consumatore è elegante ed evoluto dal punto di vista orologiero. E oggi, tra l’altro, l’Occidente sta tornando in auge. Spagna e Germania in primis.

Qual è la maggior sfida che dovrà affrontare la vostra realtà nei prossimi anni?

Poter continuare a produrre in un mercato sempre più globalizzato, con un rapporto qualità/prezzo imbattibile. Oltre ad essere attenti sia alla comunicazione tradizionale (pur con i suoi costi sostenuti), sia a quella social. orniamo a parlare di te. Hai una tua collezione personale? E, se si, privilegi pezzi d’epoca o nuovi?

Si. Ho sia orologi nuovi sia d’epoca. Ho anche, ovviamente, qualche orologio non Eberhard che ci tramandiamo di generazione in generazione.

Ci può raccontare qualcosa di particolare che ti è accaduto con un orologio? Qualche aneddoto simpatico?

Vediamo… Qualche anno fa persi un orologio in spiaggia e lo ritrovai una ventina di giorni dopo: meno male che non avevano rastrellato bene la spiaggia! Era un orologio subacqueo, perciò lo caricai, regolai l’ora e lo rimisi al polso perfettamente funzionante!

Cosa indossi oggi e cosa indossi di solito?

Oggi indosso il Chrono 4 130 Edizione Limitata, modello celebrativo appunto del nostro 130mo anniversario. Di solito… dipende! Ad esempio, se vesto di scuro, abbino un orologio in acciaio con cinturino scuro, se vesto chiaro una cassa magari in oro e cinturino marrone.

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